In otto tipi di insetti di Stefano Solaro alla consunzione del quotidiano nella società post-industriale s’interseca la dimensione illusoria del sogno-ricordo. La mechané comico-satirica dell’autore scompone i «frammenti crudi del vero» per riassemblarli con protesi oniriche, deformando la percezione del reale. Il gusto per l’enumerazione e la sintassi spezzata, che riproduce la fisionomia del flusso di coscienza, restituiscono un ritmo incalzante, sintomo primo di un movimento macchinale-umano incessante.
Testi
Chiara dice, è un periodo difficile
allo Xanax ho aggiunto l’En
ogni giorno dal ministero chiamano per un casino
ormai rispondo solo ok.
Per tre secondi si resta muti
poi per fortuna arriva il vino.
Al secondo parla Giulio che è già sbronzo
ci racconta di un disperato che ha difeso
Edo da dietro lo pugnala con la forchetta
noi ridiamo mentre la sua mano
accarezza la gamba di Paola
che è lì accanto ma non ascolta
guarda solo la bimba.
E noi, noi temo siamo immobili
aspettiamo da fuori uno scossone
ma come potremo da ora negare
tu attaccata al telefono
io che fingo di andare in bagno
quando si parla dei piani per agosto.
***
Continuo a spremermi eppure non ricordo
com’era quando dividevamo un letto
da settimane guardo solo film d’azione
e sarà per tutti questi morti
che ho fatto una fortezza coi cuscini.
***
Un bambino legge il Mondo Perduto
ci sono dinosauri affamati
ma quella giungla è così calma.
Di là urla di soldi, avvocati
Debiti da saldare
Il bambino adesso ha la barba
solo sul divano si chiede
stasera quale giungla?
Vino, certamente.
Serie americane
***
Ci sono i polipi, le distorsioni, i piccoli
Infortuni nel mezzo dell’età.
C’è un bus, poi la bici, un’auto, ancora il bus
tua madre con la cataratta, i video
dei nipotini. È ancora presto
Stavamo tutti insieme almeno otto anni fa
a guardare attori e attrici
vivere per noi
la spaccatura era lontana
questo salto negli adulti senza trionfo né coraggio
***
Ti dice una voce oggi c’è il mercato
e mentre ieri spostavi l’auto della tua ragazza
ci hai messo un quarto d’ora hai scordato la tua hai sbagliato
corri con la pressione bassa e il marocchino del banco dice
l’hanno appena portata via ridi
ti vesti ed è un caso sia il giorno del diluvio
non ti puoi lamentare per un errore
poi le spese queste spese restituire i tremila a tua madre
il prestito non basta problemi tecnici nell’app di credit agricole
il capo proietta un video motivazionale
Al Pacino allenatore sprona i suoi ci tiene
a dirvi che hanno alzato l’obiettivo ma non ti vuoi lagnare
chiuso in bagno mediti con impegno a pranzo mentre stavi scrivendo
arriva il tuo collega preferito che dice io al posto tuo avrei spaccato
una finestra questa finestra la vedi la tasti
con le mani contratte dall’allenamento e sei già stanco
stanco perché ti pare non l’hai scelto tu
di essere te ma forse è andata bene dopotutto non sei un morto
di fame non sei ancora ritardato sei solo uno che pensa
non starò esagerando
a mettere tutto questo sale sul pollo.
Stefano Solaro nasce a Genova e vive a Milano, dove lavora nel mondo della pubblicità. Da sempre lettore di prosa, inizia a dedicarsi alla poesia nel 2016. Nel 2023, una selezione di suoi versi viene pubblicata nel Settimo repertorio di poesia italiana contemporanea (Arcipelago itaca – Silloge breve risultata vincitrice dell’edizione 2022 dell’omonimo Premio nazionale editoriale) e nel volume Una poesia al giorno (Giulio Perrone). Ancora nel 2023, una prima bozza della sua opera prima riceve una segnalazione in occasione del Premio “Bologna in Lettere” – Sezione raccolte inedite. Oltre alla scrittura, si dedica alla recitazione con una compagnia di teatro sperimentale milanese e collabora come giornalista con alcune testate online. Otto Tipi di Insetti è la sua opera prima in versi.