Estratti da “Queer Negro Blues” di Langstone Hughes

Proponiamo una scelta di testi estratti da “Queer Negro Blues” (Marco Saya Edizioni, 2023) di Langstone Hughes a cura di Alessandro Brusa, autore delle traduzioni e delle note al testo.

“La visione di Hughes era quella della sperimentazione modernista: una scrittura spontanea e frutto di improvvisazione ma anche attenta e realizzata con cura, ruvida e cacofonica a tratti, concentrata sul rifiuto dei valori della middle-class così come impegnata nella promozione di una profonda libertà intellettuale ed emotiva. La poesia che scaturisce da tutto questo riflette la moderna cultura popolare nera delle città, risultando modernista al di là di qualunque codificazione e successiva canonizzazione alla Eliot & Pound […]”

Alessandro Brusa

*

Cabaret

Piange mai una jazz-band?
Le jazz-band sono allegre si dice.
Mentre rozzi ballerini volteggiano
E la notte si brucia di pece,
Si dice che abbia sentito la band sospirare
Quando un’alba, accennata, grigia si fece.

*

Fantasia in Viola

Fate rullare i tamburi in tragedia per me
Fate rullare i tamburi in tragedia e morte.
Lasciate che il coro canti una musica furiosa
A soffocare il respiro che la fine è alle porte.

Fate rullare i tamburi in tragedia per me,
Bianchi violini e la nota sottile che mi è guado,
Ma squillate una nota di tromba che sia luminosa
E che venga con me
                   nell’oscurità
                                 dove me ne vado.

*

Tramonto Caraibico

Dio ha avuto un’emorragia,
Il sangue sputato giù dal cielo,
A sporcare di rosso il mare scuro,
È questo il tramonto ai Caraibi.

*

Notte d’estate

I rumori
Della notte ad Harlem
Si fanno l’uno dopo l’altro quiete
L’ultima pianola si spegne.
L’ultimo grammofono chiude con
“Jazz Boy Blues”.
L’ultimo bambino in lacrime dorme
E la notte si fa
Immobile come un palpito leggero.
Mi rigiro
Senza pace nell’oscurità,
Esausto com’è esausta la notte,
La mia anima
Vuota come il silenzio,
Vuota e con un’imprecisa,
dolorosa voragine,
Che brama,
Che ha bisogno di qualcuno,
Di qualcosa.

Vado a zonzo senza pace,
Nell’oscurità
Fino a che un’alba nuova,
Pallida ed esangue,
Scende come una nebbia biancastra
Nel cortile.

*

La Canzone Del Sole

Il sole e la dolcezza,
Il sole e la sconfitta ostinazione della terra,
Il sole e il canto di tutte le stelle-sole
Radunate assieme:
A voi scure stelle dell’Africa
Porto le mie canzoni
Da cantare sulle strade della Georgia.

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